Arte, cultura e tradizioni
Come molti paesi sardi che hanno legato la loro storia allo sfruttamento delle miniere, Arbus ha una devozione particolare per santa Barbara, patrona dei minatori. A lei sono dedicati la chiesa del villaggio di Ingurtosu e un cammino che attraversa tutta l'isola.
Fra i piatti tipici della cucina di Arbus ci sono anche le lumache (qui chiamate 'sizzigorrus'). Durante la festa di Sant'Antonio da Padova, che cade il 17 gennaio di ogni anno, vengono addirittura mangiate a bordo delle traccas, i carri decorati protagonisti della processione rituale.
Arbus, Villacidro, Buggerru e Guspini sono alcune delle località comprese nel Parco Culturale dedicato a Giuseppe Dessì. Scrittore sardo vincitore del premio Strega 1972 con 'Paese d'ombre', il libro che racconta meglio di tutti la magia e i contrasti di queste terre
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P. Mercato, 1 - 09031 Arbus (SU)
Tel. 070/9756400
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Il trekking è il modo migliore per scoprire l'entroterra di Arbus. Fra il monte Linas e la foresta di Montimannu, lungo il corso del rio Oridda, s'incontrano alcune delle gemme naturalistiche più belle della Sardegna: le cascate di Sa Spendula, di Muru Mannu e di Piscina Irgas.
Anche se piccolo, Arbus organizza un calendario di eventi natalizi di tutto rispetto, fra sacro e profano. E non sono da meno i paesi vicini, da Carbonia a Iglesias, fino a Sant'Antioco e Carloforte.
Bianco, albero o arabo? Ci sono varie ipotesi circa il significato del toponimo Arbus, che il paese sardo ha in comune con una città francese dei Pirenei e una località della Tunisia.