Territorio

Ingurtosu: le miniere di Arbus nelle rete Unesco

Oggi è un villaggio quasi diroccato ma a partire dal XIX secolo, fino ai primi anni del XX, la frazione di Ingurtosu fu una delle aree più importanti di Arbus, nel sud-ovest della Sardegna. Lo sviluppo dipese dalle miniere di zinco, piombo e argento che per decenni rappresentarono l'attività principale del territorio.

Le miniere di Ingurtosu: storia e origine del nome


Il centro archeologico delle miniere di Ingurtosu, situato in una frazione di Arbus, corrisponde all’area nella quale sorgeva uno dei principali complessi minerari della Sardegna, il Filone di Montevecchio. Sebbene la frazione di Ingurtosu sia abitata oggi da soli 37 residenti, la zona ha rivestito un’importanza centrale fino agli Anni Sessanta, quando le miniere furono chiuse definitivamente. Il nome delle miniere deriva da gurturgiu, termine con il quale viene indicato l’avvoltoio gipeto, un animale tipico della zona.

Il sito archeologico Unesco delle miniere di Ingurtosu

L’area archeologica delle miniere di Ingurtosu fa parte del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna nonché della rete Unesco Geo-Parks. Il complesso archeologico conta diverse attrazioni e luoghi di interesse, tra i quali il Pozzo Gal, diventato oggi un museo interattivo sulla vita operaia, e il pozzo Lambert. Degni di nota sono anche i resti della laveria Breassey, della laveria Pireddu e di Villa Wright, antica residenza del vice direttore della miniera. Infine, possono essere visitati alcuni cantieri, come il cantiere Casargiu e il cantiere Pinnareddu, e le Dune di Piscinas, dove venivano trasportati i minerali attraverso la ferrovia.

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