Territorio

Murales di Sardegna, i colori di San Gavino Monreale

La Sardegna è terra di murales. Dopo Orgosolo e San Sperate, paesi storicamente aperti a questa forma d'arte, negli ultimi anche San Gavino Monreale si è trasformato in un piccolo museo a cielo aperto. A 20 chilometri da Arbus.

In ricordo di 'Skizzo'
Il primo murale comparso sui muri di San Gavino Monreale, in piazza Sanna, è quello dipinto dal writer Giorgio Casu in ricordo di Simone Farci, detto 'Skizzo', scomparso nel 2013. Dipinta con la tecnica del trompe-l’oeil, l'opera ha un che di psichedelico e rappresenta alcuni dei luoghi e dei simboli più conosciuti di questa parte di Sardegna. Ci sono i paesi di Villacidro, con le sue fabbriche storiche, e Guspini (ma per alcuni si tratta di Gonnosfanadiga), monte Arcuentu, le spiagge di Pistis e di Torre dei Corsari. Ci sono un treno e un faro, il vento e i fenicotteri, e una frase: "La vita è bella”.

Eleonora d'Arborea e gli altri Fra le strade di San Gavino Monreale stanno fiorendo tante altre opere d'arte. Come il murale di Eleonora d'Arborea, principessa medievale di Sardegna ritratta insieme ad alcuni simboli sangavinesi, i fiori di zafferano e il rapace, firmato ancora da Giorgio Casu nella zona dell’ex- stazione, in via Roma. O quello creato in piazza della Resistenza da Francesco Del Casino, già attivo ad Orgosolo, per celebrare la figura di Antonio Gramsci e la festa del 25 Aprile.

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