Capo Pecora e le sue spiagge, ad Arbus in Sardegna, una perla non solo per il mare...

Il nome, anzi il soprannome, glielo ha dato la natura: quei batuffoli, visti da lontano, bianchi, danno l’idea proprio di un piccolo gregge di pecore. Ma c’è chi, accompagnandosi alla sua fantasia, ci veda delle grandi uova di dinosauro. E così Capo Pecora si è conquistato un posto importante nella classifica delle spiagge di Arbus, nella Costa Verde anche se il vero richiamo per quella località è la possibilità dello snorkeling: mare chiarissimo, trasparente, calmo per gran parte, chiuso com’è. Profondità marine dove si atteggia una popolazione marina di grande varietà, dalle razze, alle tartarughe, ai piccoli squali innocui bellissimi ed eleganti agli altri pesci del Canale di Sardegna. Il prezzo della sua integrità è dato dalla mancanza delle comodità "romagnole” della spiaggia, un nome che le sta stretto, ma che rimane la patria indiscussa dei camper e delle roulotte. Sono loro, i camperisti, gli amanti del pleinair, che godono di ampi parcheggi gratuiti, a dire la propria durante il caldo dell’estate: una volta arrivati non perdono nemmeno tempo a posizionare il proprio mezzo ma si gettano volentieri in quelle acque che possono tenere il confronto con qualsiasi mare al mondo e incuranti dei grandi massi che compongono il litorale di Capo Pecora. E che dire delle falesie che la circondano? E’ un campo di addestramento per coloro che si approcciano all'arrampicata, non difficile ma nemmeno trascurabile, per un’attività che viene alternata allo snorkeling. La presenza di tantissimi sassi modellati non ha fatto di certo mancare gli arenili di sabbia: pochi però, rispettosamente conservati. E il tramonto? E quando il sole tinge di rosso la piccola penisola? Sono paesaggi da non dimenticare mai, da non perdere.