Storia

Arbus durante l'età moderna

Durante l'età moderna Arbus, parte della Contea di Quirra, fu impegnata soprattutto nella produzione di panno forese e di grano.

La storia di Arbus durante l’età moderna fu caratterizzata da un lento declino demografico e da un sostanziale ritiro dell’economia sull’agricoltura. Parte integrante della Contea di Quirra che sarebbe stata elevata a Marchesato solo nel 1604, Arbus pagava un tributo feudale, detto feu, che poteva essere di tipo chiuso se ripartito tra i vassalli secondo le condizioni di ciascuno, oppure aperto se saldato tramite una quota individuale uguale per tutti.

Per tutto il Cinquecento la storia di Arbus fu strettamente intrecciata con quella del vicino villaggio di Serru, ma nel 1610 un’incursione saracena decretò la fine di tale insediamento e la ricollocazione dei superstiti tra Arbus e Gonnos. Ad essere spartiti furono anche i titoli e i beni materiali, con Gonnos che ottenne i territori appartenenti alla chiesa di Serru e Arbus che entrò in possesso di arredi e alcuni lasciti testamentari, tra i quali una croce metallica processionale e alcune statue.

Nel corso del XVII secolo la popolazione di Arbus continuò a calare e nel 1688 contava solo 989 abitanti, prevalentemente impegnati nella produzione e commercio di panno forese, nella coltivazione di grano, orzo e fave e nella cura di alberi da frutto, soprattutto agrumi, peri, fichi, susini, albicocchi e peschi. Vista tale economia, non deve stupire che l’area più importante e frequentata della città fosse "Pratza de sa panga” ovvero la piazza del banco, dove si svolgeva la compravendita delle merci e avevano luogo le relazioni sociali della comunità.

 

 

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