Le dune di Piscinas

Sessanta metri d'altezza ed un'estensione di circa due chilometri. Sono le misure delle dune di Piscinas, fra le più imponenti d'Europa. Per raggiungerle si può seguire il sentiero 190 del Club Alpino Italiano, che comincia appena fuori Arbus.

Il Sahara della Sardegna

Il sentiero 190, che comprende un ramo diretto al borgo minerario di Ingurtosu, è l'ideale per scoprire l'entroterra di Arbus e le dune di Piscinas poco alla volta. Attraverso un paesaggio mutevole come pochi, dove si succedono vaste campagne, villaggi minerari ormai abbandonati fino alle spiagge dorate della costa, lunghe oltre 7 chilometri. Una volta arrivati ci si trova nel bel mezzo di un deserto quasi sahariano, che si estende fino alle vicine località di Pistis, Torre dei Corsari, Scivu, assolutamente da vedere.

Cervi e tartarughe

L'alba e il tramonto non sono gli unici due spettacoli che si possono godere dalla cima delle dune modellate dal vento di Maestrale. Fra i cespugli di ginepri, i gigli marini e i papaveri della sabbia non è raro avvistare qualche esemplare di cervo sardo, patrimonio naturale dell'isola, ma non solo. Lungo la spiaggia, specie nel mese di giugno, vengono a deporre le uova le tartarughe della specie Caretta Caretta.

Surf e immersioni

La Costa Verde è rinomata per il suo vento, che soffia quasi costantemente in ogni periodo dell'anno. Piscinas non fa eccezione, e ciò la rende una località molto amata dai surfisti, che qui trovano onde lunghe a volontà. Il mare poi è particolarmente pescoso (ricco di orate, ombrine, saraghi, mormore e razze) e nasconde il relitto di un vascello naufragato nell'Ottocento con un carico di piombo a pochi metri dalla riva. Infine, per chi vuole godersi questo angolo di paradiso in completa libertà, sono a disposizione un'area per naturisti e un resort pluristellato ricavato dalla ristruttuazione di un magazzino minerario, dichiarato Monumento Nazionale dal Ministero per i beni e le attività culturali.