I dintorni: il pittoresco borgo minerario di Buggerru

A pochi chilometri da Arbussi trova il piccolo centro di Buggerru, pittoresco borgo affacciato sulla costa occidentale della Sardegna che si distingue per le tipiche abitazioni sistemate a ventaglio e per la vicina foce del canale Malfidano. Nelle immediate vicinanze si trovano numerose spiagge come ad esempio Portixeddu, Is Compingius, Is Compingieddus, Costa Punta Su Zippiri, Caletta dell'Acquedotto, Cala Domestica detta anche Sa Caletta, Costa Nido dell'Aquila, Pranu Sartu e Grotta Azzurra.

Le testimonianze umane più antiche nel territorio di Buggerru risalgono al Neolitico, con quelle di Grotta di S’Acqua Gelada e della Grotta di Padre Nocco; successivamente la zona subì l’influenza di Fenici, Cartaginesi e infine dei Romani che avviarono i primi, rudimentali impianti minerari estrattivi e di fusione del piombo. Il primo riferimento all’attuale toponimo è del 1206 con il termine "Buguerru” utilizzato per definire la località di confine tra il Giudicato di Cagliari e quello di Arborea. Successivamente, con l’aumento delle incursioni piratesche, la zona fu soggetta a un progressivo spopolamento.

Dopo secoli di dimensione agricola e pastorale, alla fine dell’Ottocento Buggerru fu soggetta a un’impetuosa crescita demografica dovuta all’apertura di numerose miniere: la legge mineraria del 1859 creò condizioni vantaggiose per questo business, attraendo investitori che aprirono stabilimenti e richiamarono operai dal continente. La popolazione aumentòdai seicento abitanti del 1881 agli oltre cinquemila del 1901, per poi calare drasticamente dopo la dismissione degli impianti; tuttavia, nel 1960 il paese fu elevato a comune autonomo, distaccandosi dalla vicina Fluminimaggiore.