Storia
La Sardegna è nota praticamente in tutto il mondo per i suoi asini, ribattezzati 'sardegnoli', ma anche per i suoi cavallini selvaggi, che da secoli vivono liberi nell'altopiano di Gesturi. Il paese si trova nel centro dell'isola, a circa un'ora d'auto da Arbus.
Un museo per estimatori: è quello dedicato ai campioni del calcio sardo e del 'Grande Cagliari', allestito nel centro storico di San Gavino Monreale. É intitolato a Nuccio Delunas e vanta oltre 300 cimeli.
A circa 40 anni dalla loro chiusura, i siti minerari intorno ad Arbus hanno acquisito un 'certo' fascino per via delle loro particolari architetture. Una delle più suggestive è quella del villaggio di Naracauli, con l'ex laveria Brassey.
Centro Edile Arburese
V. Liberta', 228 - 09031 ARBUS (VS)
Tel. e Fax 070/9756418
Fra i personaggi che hanno fatto la storia di Arbus e hanno contribuito in gran misura al benessere dei suoi abitanti c'è il lord inglese Thomas Allnutt Brassey, proprietario delle sue miniere fra la fine dell'800 e i primi del '900.
Nelle vicinanze di Arbus, nella località di S'Omu e s'Orku, nel 2008 è stato scoperto lo scheletro più antico mai ritrovato in Sardegna. L'uomo, ribattezzato Beniamino, avebbe abitato da quelle parti ben 8.500 anni fa.
Il suo periodo di massimo splendore lo ha raggiunto negli anni Sessanta del Novecento, quando grazie allo sfruttamento delle vicine miniere contava 10mila abitanti. Ma Arbus ha cominciato la sua storia circa 2000 anni fa, come dimostra la presenza di tanti nuraghe e tombe dei giganti nei suoi dintorni.